giovedì 7 gennaio 2016

Come miele


Bucando le celle reali non ci sarà nessuna nuova regina. Le api non sciamano facendo perdere il raccolto di miele all'allevatore. E' cruento. Impedisce alle bottinatrici di partire per l'evoluzione dell'esistere.

Ogni cucchiano di miele acquistato contiene questa violenza. Esistenze bloccate, per un nettare che cura la voce, la gola ed il bisogno esistenziale di dolcezza.

Oggi scelgo il miele. Mi comporometto.

Il compromesso di esistere secondo le esigenze di una vita reale. Fatta di gesti controvoglia, rumori assordanti, colori cupi intervallati da sorrisi smaglianti, fili d'erba che bucano il cemento e risorse utili a spingermi altrove.

E' un sacrificio. Si, rendo sacro ciò che per me porta valore, relego al rango di subalterno il giogo del mio piacere ideale. Non esiste azione senza reazione. Scelta senza danno. Vita senza morte.

Scelgo di fare senza trattenere. perché l'agire combina di bene e male. Pensiero è la scomposizione dei due.

Vita come accettazione del compromesso, mi sento "tutto", zona fosca fatta di opposti.

Vita/ morte sono il mio inizio, la mia fine, dissoluzione dell'io affinché il tutto possa esistere.

Assaporo il miele e chi, in me, ha generato questi pensieri. Siamo contaminazione.

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